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Correlazioni in Medicina



Gli anticorpi antimielina predicono l’outcome clinico dopo un primo episodio indicativo di sclerosi multipla


Ricercatori del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Università La Sapienza di Roma, hanno valutato il contributo degli anticorpi antimielina nel predire la cenversione della sindrome clinicamente isolata a sclerosi multipla.

Hanno preso parte allo stduio 51 pazienti con sindrome clinicamente isolata che presentavano anomalie alla risonanza magnetica per immagini (RMI).

Questi pazienti sono stati sottoposti a diagnostica per immagini ogni mese per 6 mesi, e successivamente nei mesi 12, 18, 24, 36.

Durante i 36 mesi di follow-up ( periodo osservazionale ), il 51% ( n=26 ) dei pazienti ha sviluppato una recidiva, cioè con forma clinicamente definita della sclerosi multipla secondo i criteri di Poser: il 90,2% ( n=46 ) dei pazienti si è convertito a sclerosi multipla secondo i criteri di McDonald.

Il 54,9% ( 28/51 ) dei pazienti ha presentato singola o doppia positività per gli anticorpi antimielina.

Lo stato anticorpale era in grado di predire in modo significativo la sclerosi multipla secondo i criteri di Poser ( p = 0.004 ), ma non secondo i criteri di McDonald.

Rispetto ai pazienti negativi per gli anticorpi, il rischio di sviluppare una recidiva è stato di 8.9 ( p
I pazienti doppiamente positivi ( anti-MBP+ e anti-MOG+ ) presentavano un rischio di recidiva uguale a 3.4 ( p = 0.031 ).

Anche lo stato anticorpale era in grado di predire il periodo di tempo mediano dalla sindrome clinicamente isolata alla sclerosi multipla clinicamente definita, che è stato di 36 mesi nel gruppo dei pazienti anti-MOG-/anti-MBP-, 33 mesi nel gruppo anti-MOG+/anti-MBP-, 24 mesi nel gruppo anti-MOG+/anti-MBP1, e 12 mesi nei pazienti anti-MOG-/anti-MBP+ ( p = 0.003 ANOVA ).

I dati dello studio hanno mostrato il valore prognostico degli anticorpi antimielina nei pazienti con sindrome clinicamente isolata a rischio di sclerosi multipla clinicamente definita con i pazienti positivi associati ad un più breve intervallo di tempo al presentarsi della recidiva, rispetto ai pazienti negativi. ( Xagena2007 )

Tomassini V et al, Mult Scler 2007; Epub ahead of print

Neuro2007

XagenaFarmaci_2007


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